Come nasce una scuola di Italiano

Castel Volturno, 19 Febbraio 2021

L’ idea di partire con una piccola scuola d’ italiano per immigrati era in cantiere da tempo. Poi ci ha pensato la pandemia a bloccare tutto e anche questa iniziativa è rimasta in stand by. Ma ora è arrivato il momento di iniziare. L’ambiente c’è. La nostra nuova sede Casa Black and White a Destra Volturno che ospita già il doposcuola Casa del Bambino è diventata casa anche del corso di Italiano. Alcuni volontari si sono fatti avanti, e mettendo in giro la voce è gia’ arrivato un gruppo di persone interessate. Per ora tutte Nigeriane e Ghanesi. D’altra parte il maggior numero di immigrati dell’ Africa sub sahariana che vivono qui a Castel Volturno, specialmente a Destra Volturno e Pescopagano, vengono proprio da questi due paesi.

Il nostro territorio conosce da tanto tempo la presenza numerosissima di stranieri. Il servizio di insegnamento della lingua italiana al centro della Caritas/Fernandes c’è sempre stato. Ma sono ancora tantissimi, migliaia, quelli che per tanti motivi si arrangiano come possono nell’uso della nostra lingua. Quando sono arrivati, la priorita’ era trovare un lavoro per sopravvivere e aiutare le loro famiglie; molti hanno formato una famiglia, sono arrivati i figli che frequentano le nostre scuole e imparano benissimo l’ Italiano, naturalmente. E magari anche il Napoletano….! Non mancano coloro che hanno lasciato il lavoro nei campi del loro paese e non hanno avuto l’ opportunita’ di andare a scuola. E poi l’ inglese la fa da padrone nelle case, e anche nei negozi di alimentari, dove si trovano prodotti africani, o nei saloni di bellezza. Capire piu’ o meno e farsi capire è una cosa, ma andare in un Ufficio pubblico, all’Asl, in Comune , alle poste ; cercare un lavoro, dover riempire un modulo è un’ altra cosa. Molti Italiani anche negli uffici pubblici non conoscono l’ inglese, che è predominante tra gli immigrati, e a volte gli impiegati italiani sono maleducati e arroganti con le persone che non sanno spiegarsi bene e non comprendono quello che viene loro indicato.

La scuola che proponiamo fa parte di un’associazione e rete di scuole diffusa in tutta Italia che si chiama Penny Wirton, e segue un metodo particolare dove la persona e la relazione sono al centro di tutto. I gruppi sono piccolissimi, massimo 3 alunni, e lo stesso insegnante li accompagna per tutto il percorso. Non c’ è un calendario scolastico, sono previste anche attivita’ culturali e ricreative extra. Tutto viene deciso insieme e si usa solo la lingua italiana.

Nella nostra esperienza e conoscenza del territorio, quella che qui si chiama “Destra Volturno”, costituisce certamente una delle aree piu’ disagiate e degradate del comune. Perfino le strade e le case danno una sensazione fisica di abbandono e decadenza. Non ci sono centri educativi, spazi per lo sport, proposte culturali, luoghi di aggregazione. Quelle che erano le seconde case per andare in vacanza al mare, sono diventate un enorme borgo che presenta molte criticita’ ed abitato oltre che da italiani anche da persone che sono arrivate da mezzo mondo, ma soprattutto dalla Nigeria, dal Ghana, dalla Serbia. Un vero mosaico di umanita’ e diversita’, una serie interminabile di vialetti stretti che da Viale Gramsci, parallelo alla Domitiana, arrivano fino alla spiaggia.

Da luglio 2020 è stato chiuso perchè pericolante il ponte principale sulla Domitiana che si trova in centro al paese; e nessun lavoro di manutenzione è cominciato. Questo costringe a percorrere una variante che allunga la strada di qualche kilometro e crea un enorme disagio per migliaia di persone. Anche per questo motivo, proprio per andare incontro alla sofferenza causata dalla difficolta’ del trasporto ci siamo decisi a incominciare. Siamo consapevoli che dobbiamo adottare con responsabilita’ tutte le misure necessarie in tempo di covid19 per prevenire la diffusione del contagio. Abbiamo anche il desiderio di non restare intrappolati nell’ immobilismo e un’ ansia esagerata che blocca ogni iniziativa.

Abbiamo chiesto ad Alessia che sa gia’ parlare un po’ in italiano, perche’ dopo 22 anni di presenza in Italia, si è iscritta alla scuola. Perchè “voglio imparare a scrivere ed essere indipendente senza usare nessun altra persona per mediare ciò che voglio dire e sento,è stata la risposta. Papa Francesco parlando della realta’ delle migrazioni, tema che gli sta molto a cuore, molte volte ci ha ricordato che dobbiamo imparare a coniugare 4 verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Noi ne siamo convinti e collaboriamo con questa iniziativa perchè il sogno di una umanita’ piu’ fraterna diventi realta’, anche qui a Castel Volturno.