Riportiamo qui di seguito le parole di Sc. Daniele Gbedenya che ha voluto condividere in merito alla sua esperienza pastorale di Castel Volturno, alla parrocchia di San Giovanni Battista in occasione della memoria di San Francesco Saverio, celebrata il 3 Dicembre 2021 presso la Parrocchia di San Giovanni – Casavatore.
Ringrazio Padre Karl per avermi dato questa possibilità di condividere con voi la mia esperienza pastorale di Castel Volturno; dove sto svolgendo il mio servizio ogni fine settimana. È una bella occasione anche perché stiamo in questo giorno celebrando la memoria di San Francesco Saverio: un grande missionario.Mi presento per chi non mi conosce. Sono Daniel GBEDENYA. Sono missionario Comboniano. Originario del Togo. Ho fatto tre anni di formazione in Togo poi due anni mezzo in Benin come anni di spiritualità e approfondimento del carisma comboniano. Sono a Casavatore da 2018 fino adesso e sto nel mio ultimo anno di formazione. Ho lavorato in questa parrocchia San Giovanni Battista da 2018 a 2020 e da Settembre 2020 fino adesso sto svolgendo il mio servizio pastorale a Castel Volturno.Ecco quando parliamo di Castel Volturno, cosa possiamo dire oggi della missione lì? Faccio una breve presentazione del contesto di Castel Volturno dove i nostri confratelli Missionari Comboniani stanno lavorando. Castel Volturno si trova in provincia di Caserta a 30 km da qui. Gli ultimi 50 anni i cambiamenti in questa zona sono stati enormi. La zona è passata da uno sviluppo turistico ad un punto di riferimento dell’illegalità. Si nota l’arrivo delle persone da altri luoghi della Campania a causa del terremoto. Si nota anche una numerosissima presenza di stranieri provenienti dall’Africa in particolare da Nigeria e Ghana e dai paesi dell’Est (Ucraina e Polonia) negli anni 90. Cast. Volt. si è trasformato in una cittadina popolata da circa 40.000 abitanti. Le persone di origine italiana sono circa 20.000 e se ne sono aggiunte molte altre di origine straniera, appartenenti a 78 etnie diverse di cui 5000 con permesso di soggiorno regolare e 15.000 senza permesso, con permesso scaduto o in via di rinnovo. La zona è marcata da una forte presenza della camorra e della malavita e si aggiunto ultimamente la mafia nigeriana. Sono delle organizzazioni laddove esiste occasione di grandi affari: tratta delle persone, gestione della prostituzione, caporalato, spaccio di droga. Castel Volturno è stato ridotto a un paese ricoperto da montagne di rifiuti abbandonati lungo le strade.

E questo smaltimento dei rifiuti costituiscono i roghi tossici all’aperto e aumentano sempre di più perciò il rischio di cancro è altissimo. Il tasso tumorale è maggiore del 20% rispetto all’intera regione. Qual è la nostra missione lì in questo contesto? La missione oggi è annunciare il vangelo con coraggio attraverso le opere concrete. Concretamente dare speranza, accompagnare, aiutare, cercare giustizia, denunciare, educare, formare e difendere a tutti livelli queste persone che lasciano la loro terra per diversi motivi: guerra, ricerca di lavoro, ricerca di un futuro migliore. La nostra missione è di ridare speranza e vita, fare causa comune nella lotta alla loro dignità, alla giustizia, e migliorare la condizione di vita di queste persone soprattutto vittime delle tratte, dei sfruttamenti, manipolati dalla camorra, dalla mafia, minacciate e private dai loro diritti. Si nota una disumanità e una mancanza di dignità alla loro persona. ESEMPIO DELLA SITUAZIONE DI LAVORO E DI PROSTITUZIONE DI QUESTE PERSONE. Una persona che lavora nei campi tutta la giornata dalle 6 fino alle 18 di sera. Fa la raccolta dei pomodori, mandarini ecc. e alla fine della giornata non è pagata e di più viene minacciata di morte perché non ha diritto di chiedere e non c’è un contratto di lavoro. Un secondo esempio sono le donne e ragazze che devono prostituirsi tutta la giornata a causa di una mano invisibile che controlla la loro vita, che minaccia la loro vita e tratta male la loro dignità e sono obbligate di vivere e lavorare come prostituite per causa della camorra e della mafia. Le opere della nostra missione: abbiamo un centro Fernandes come primo luogo di accoglienza dei migranti dove collaboriamo con la diocesi. La diocesi ha affidato questa missione a noi missionari in collaborazione con i personali del centro. La diocesi ha messo a disposizione dei migranti questo centro per rendere a loro i servizi sociali, religiosi e politici (salute, vita di lavoro, vita di famiglia, documenti) e per aiutarli a integrarsi. Dentro il centro c’è la nostra parrocchia dove facciamo la catechesi, l’oratorio ogni sabato, 2 e 4 sabati formazione con gli giovani, accompagniamo il coro e le messe ogni giorno e la domenica. Abbiamo l’Associazione Black and White a Destra Volturno dove si svolge alcune attività per mettere insieme italiani e migranti: la doposcuola aperto a tutti i bambini italiani, africani e stranieri; la scuola di italiano per gli stranieri soprattutto (Africani) per aiutarli a parlare la lingua e integrarsi bene nella società. Un fenomeno che stiamo lottando sul territorio è anche il razzismo. È un lavoro non così facile mettere insieme gli italiani e gli Africani o stranieri. Ma l’esperienza dei campi estivi durante queste estate mi ha dimostrato il contrario. I bambini e gli adolescenti che siano figli di migranti e di italiani mi hanno aiutato a capire che noi tutti bianchi, neri, gialli, oscuri siamo tutti nella stessa barca. L’altro che ha le pelle diversa di me ha lo stesso sangue nel corpo come me; la pipi di ognuno allo stesso colore. I ragazzi mi hanno insegnato molto che la persana diversa di me non è un ladro, né inferiore, né superiore di me e non devo avere paura di lui. Quindi è un amico, un fratello, un amica. Siamo capaci di vivere insieme, lavorare insieme, riflettere insieme, giocare insieme, studiare e fare un cammino insieme. Ecco un po’ la mia esperienza in cammino con i migranti. Preghiamo oggi per tutte le persone che, in qualsiasi luogo, stanno soffrendo e morendo a causa della loro dignità.
Cliccando sul nome in evidenza potete consultare un estratto della celebrazione direttamente dal nostro canale YouTube Missionari Comboniani Castel Volturno, in cui Daniel Gbedenya dà voce alle sue parole di risonanza.