Come descritto nel documento del Comune di Castel Volturno, “Piano Urbanistico Comunale” pubblicato nel 2011 apprendiamo che l’area di Destra Volturno (comune di Castel Volturno) venne bonificata nel 1881 con regio decreto che prevedeva la costruzione di una strada di collegamento tra il fiume Volturno ed il canale di Bagnara fino a Mondragone. Questa strada consortile, attualmente Viale Gramsci, divideva in due una vasta zona agricola, la prima verso il mare parallela all’arenile e l’altra verso l’entroterra che, con lo stesso decreto veniva lottizzata con destinazione agricola dando ogni lotto al capofamiglia, delle famiglie della zona, per il proprio sostentamento. Un secondo decreto nel 1931 previde una analoga lottizzazione per la parte a monte della medesima consortile. Allo stato attuale l’intera area di Destra Volturno è caratterizzata da una complessità urbanistica derivante dall’assenza di un piano regolatore edilizio che ha permesso, nel corso degli anni, uno sviluppo edilizio fuori da tutte le regole. È il fenomeno dell’illegalità diffusa legata al ciclo del cemento, ossia la costruzione di immobili senza autorizzazioni o in aree dichiarate inedificabili. In questa area ha raggiunto proporzioni ragguardevoli provocando pesanti conseguenze sullo sviluppo urbanistico, sulla qualità del paesaggio, sull’economia e sulla sicurezza del territorio. L’esplosione dell’abusivismo risale agli anni Settanta, quando abusivamente venne realizzato un numero impressionante di nuove unità immobiliari. Le seconde case, spesso lasciate vuote o occupate pochi giorni all’anno, invasero la zona di Destra Volturno, sorgendo senza ordine né coerenza, alterando l’ecosistema esistente. Oggi, venute meno le condizioni per un turismo estivo, a Destra Volturno si vive una realtà sociale caratterizzata da una forte presenza di immigrati (provenienti per la maggioranza dal Ghana e Nigeria, sono comunque presenti anche Rom, Iraniani e Nord-Africani) e da una comunità italiana costituita soprattutto dagli sfollati del terremoto di Napoli e del bradisismo di Pozzuoli dagli anni ’80. Destra Volturno sembra abbandonata dallo stesso Comune, tra le strade si trovano spesso rifiuti, anche ingombranti, a volta anche pericolosi. Non esiste alcun complesso scolastico, l’unico presente era un asilo nido ed è stato chiuso ad ottobre 2011 per mancanza di fondi. Ora è diventato la nostra sede per la Casa Black and White. Non ci sono luoghi di ritrovo a parte i pochi bar in zona, non c’è alcuna offerta culturale, aggregativa o ludica per i bambini. Durante l’estate la zona si ravviva per la presenza di un turismo popolare provenienti soprattutto dal napoletano, creando maggiori difficoltà di convivenza tra le popolazioni migranti ed autoctone. In questo contesto ci è sembrato opportuno e naturale insediarsi in questo parte del territorio di Castel Volturno. Qui si offrono le condizioni per poter generare quel cambiamento a cui desideriamo contribuire e ad una presenza missionaria pastorale e comunitaria cristiana di cambiamento che desideriamo.